Descrizione
L’ultimo testimone di Gertrude Walker è una storia di delitti e di amori illeciti che assicura all’autrice una posizione eminente nella narrativa americana, poiché la Walker è la sola scrittrice dotata del piglio, della classe, del mordente di un James Cain («Il postino suona sempre due volte»). Il tono del racconto risulta chiaro già alla fine del primo capitolo, dove tra i due protagonisti (Walter, un giovane vagabondo squattrinato, ed Elizabeth, una donna giovanissima il cui fascino irresistibile la mette al sicuro dalla penuria) è nata una impossibile, assurda, ma inevitabile alleanza. Walter ed Elizabeth sono in fuga dal Minnesota alla California dove contano di rintanarsi in attesa che la polizia del Minnesota si stanchi di cercare l’assassino del precedente amante della donna. A questo punto, è tutto un susseguirsi di eventi drammatici, fra i quali la scomparsa di Elizabeth e l’incarcerazione di Walter, accusato di averla assassinata… Del finale è buona regola non parlare. Diremo solo che non delude. Quanto allo stile asciutto e tagliente, in armonia col linguaggio dei protagonisti, dobbiamo dare atto alla traduttrice di averlo reso con rara efficacia.
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