Descrizione
- Lavori, talenti e abilità a partire dall’agire di donne
Si conclude, con la presentazione del Rapporto sul Lavoro Sommerso Femminile in Campania, la prima fase di una ricerca e di un’analisi, iniziata circa un anno fa, che ha interessato non solo la sottocommissione lavoro, ma anche tutte le Consigliere della Consulta, in un continuo confrontarsi di esperienze e competenze.
All’inizio del lavoro, siamo tutte partite dall’idea “classica” del lavoro nero, come caratteristica fisiologica delle piccole imprese del mondo produttivo ed artigianale, con specificità soprattutto femminile.
Man mano che l’analisi procedeva, abbiamo preso atto che il lavoro sommerso, sottopagato e senza alcuna garanzia legale, coinvolgeva anche altri settori dell’economia: gli studi professionali, le aziende del terziario e cose ancora più sorprendente, il lavoro legale attraverso strumenti come quelli dei contratti di formazione professionale, che anziché creare un canale preferenziale per facilitare nuova occupazione, diviene uno strumento per aggirare la legalità, colpendo soprattutto le due categorie a rischio: donne e giovani.
Tutto ciò va comunque inquadrato nella vasta problematica occupazionale italiana. Da una parte il nord del Paese, con una ricchezza ed un benessere diffusi, dovuti alla piena occupazione, dall’altro il Sud del Paese con un tasso di disoccupazione che ha raggiunto livelli prima impensabili.
Nonostante ciò la questione occupazionale non è ancora esplosa, non si è ancora trasformata in tensione sociale.
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