Descrizione
“Immagino che se uno psicotico volesse uccidere a caso della gente importante non potrebbe trovare un terreno di caccia migliore dell’Hotel Beaumont. A qualsiasi porta si bussi si può esser certi di trovare qualcuno che sia famoso per qualcosa, se non altro per essere carico di soldi. Non si soggiorna al Beaumont senza aver diritto alla fama almeno per questo motivo…” È cosi che si apre questo libro singolare di un autore tanto singolare che pare sempre scommettere con se stesso, quale Hugh Pentecost, già ben noto ai lettori del Giallo Mondadori. A raccontare è Mark Haskell, responsabile delle pubbliche relazioni appunto dell’Hotel Beaumont, ma protagonista è l’albergo con i suoi delitti e i suoi misteri. Una bella mattina di primavera Pierre Chambrun, il direttore, riceve una telefonata dalla signora Kniffin, la capogovernante: “C’è un morto al trentaquattro-zero-sei” “Di chi si tratta ?” domanda Chambrun. “Del signor Geoffrey Hammond” risponde l’altra. E si scatena il caos. Nel sacro territorio del Beaumont c’è un killer a piede libero.
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